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Consiglio di Amministrazione del 19 novembre 2024

Rapporto di sostenibilità 2023-2024

Con la sesta edizione del Rapporto di sostenibilità prosegue l’impegno dell’Ateneo nel monitorare le proprie performance in relazione agli obiettivi stabiliti nella Carta degli Impegni di Sostenibilità, declinati nei propri strumenti di programmazione. Al contempo, il documento intende fornire ai propri stakeholders una lettura integrata delle attività gestionali, amministrative, di didattica, ricerca e terza missione che vengono condotte al suo interno, evidenziandone gli impatti in un’ottica di sviluppo sostenibile.
Gli indicatori di performance restituiscono l’immagine di un Ateneo che continua a mantenere untrend di miglioramento nell’ambito della sostenibilità.
Significativo, a questo proposito, è l’esito delcalcolo annuale dell’impronta carbonica dell’Ateneo, che per l’anno 2023 ha registrato una riduzione totale di emissioni di GHG (greenhouse gases, gas serra) del 24% rispetto alla baseline del 2018, da ricondurre principalmente all’utilizzo di energia rinnovabile e all’introduzione delle misure di efficientamento energetico, e un aumento del 3% rispetto al 2022, legato al maggior numero di studentesse e studenti rispetto all’anno precedente (+ 4,1%) e a una nuova metodologia di calcolo per l’indagine sui trasporti.
I risultati dell’impegno dell’Ateneo nei campi della sostenibilità ambientale, sociale ed economica sono stati coronati dall’ottimo posizionamento nei principali ranking internazionali: QS Sustainability: 110° posto al mondo e 2° in Italia su 1403 istituzioni; THE Impact Rankings: fra i primi 50 migliori atenei in tre dei 17 Goals dell’Agenda 2030 (SDG 11 – Città e Comunità sostenibili, SDG 4 – Qualità della didattica e SDG 3 – Salute e Benessere); GreenMetric: 128° posto nel mondo e 9° in Italia su 1183 istituzioni.

Regolamento di Ateneo per l’inventario

Elaborato a seguito dell’approvazione delle modifiche al Regolamento di Ateneo per l’amministrazione, la finanza e la contabilità, il nuovo Regolamento definisce i beni oggetto di inventariazione e disciplina una gestione dell’inventario mediante l’utilizzo di software integrati e con la produzione di standard documentali preferibilmente digitali.
Nell’ottica di promuovere una maggiore consapevolezza rispetto all’impatto ambientale dei propri consumi e una razionalizzazione degli acquisti, l'Ateneodedica un capitolo all’incentivazione del riuso di beni mobili non più di interesse di una struttura ma ancora in buono stato e utilizzabili da altri. Prima di procedere allo scarico di un bene mobile, le strutture dell’Ateneo sono tenute infatti a verificare la possibilità di riuso del bene al proprio interno, presso altre strutture interne o esternamente all’Ateneo, segnalando in unabacheca elettronica, gestita a livello centrale e accessibile anche dall’esterno, i beni oggetto di dismissione. Si darà in ogni caso priorità alle richieste provenienti dalle strutture interne. Decorsi inutilmente sessanta giorni dall’inserimento del bene in bacheca, lo stesso verrà scaricato e smaltito, fatta salva la possibilità di cessione gratuita ad organizzazioni non lucrative e che operino per il raggiungimento di finalità di pubblico interesse, o la possibilità di stoccaggio.

Budget Integrato per la Ricerca Dipartimentale 2025

Confermato in sede di Equilibri di Bilancio per il triennio 2025-2027 lo stanziamento di15 milioni di euro da destinare al Budget Integrato per la Ricerca Dipartimentale (BIRD) per il 2025, il Consiglio ha ora approvato il modello di riparto e l’assegnazione dei fondi ai singoli Dipartimenti.
Attraverso il BIRD, l’Ateneo intende valorizzare il ruolo e l’autonomia dei Dipartimenti ai fini del perseguimento dell’eccellenza e della multidisciplinarietà della ricerca. In continuità con i precedenti cicli di programmazione, ogni struttura utilizzerà il budget per la realizzazione degli obiettivi contenuti nel Piano di Sviluppo della Ricerca (PTSR) 2022-2025, da predisporre secondo le indicazioni fornite dalla Commissione per il Presidio Qualità della Ricerca (CPQR).
Il modello di ripartizione si rifà ai criteri già implementati nelle precedenti assegnazioni, con alcuni correttivi proposti dalla Consulta dei Direttori di Dipartimento e della Commissione Scientifica di Ateneo.
Per maggiori dettagli si rinvia al resoconto.

Emanato il Regolamento generale di Ateneo

Si ricorda che, nell’estate 2024, gli Organi di Ateneo avevano approvato alcune modifiche al Regolamento generale di Ateneo (RGA), in ottica di armonizzazione con il nuovo quadro statutario e di adeguamento alla normativa vigente, avviando contestualmente un’operazione di semplificazione e snellimento procedurale.
Concluso l’iter di approvazione da parte degli Organi, il Regolamento è stato quindi trasmesso al MUR per il controllo di sua competenza, in vista della successiva emanazione con decreto rettorale.
Il Ministero ha dato riscontro approvando le varie modifiche apportate al testo del RGA, con una sola richiesta di riformulazione al comma 3 dell’art. 21 – Candidature per il Senato Accademico, che è stata recepita in questi termini: “Le candidature ufficiali sono rese note al corpo elettorale a mezzo di sito web di Ateneo e riportate nelle schede elettorali. In caso di omonimia si riporterà altresì la data di nascita”.
Il Regolamento Generale di Ateneo è stato pertanto emanato in data 13 novembre 2024.