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Consiglio di Amministrazione del 29 giugno 2021

Relazione Unica di Ateneo anno 2020
La Relazione sulla gestione, sui risultati delle attività di ricerca, di didattica, di terza missione e sulla Performance è un documento di accountability e reporting che, esponendo in maniera coordinata e trasparente i risultati raggiunti dall’Ateneo nelle sue principali attività e missioni istituzionali, mira a fornire una rappresentazione il più possibile integrata delle grandezze, delle dinamiche e delle principali caratteristiche, anche operative, che contraddistinguono l’operato di una Pubblica Amministrazione. Anche quest’anno particolare enfasi è data alle informazioni di interesse per gli Stakeholder (studenti, docenti, personale tecnico e amministrativo) valutato tramite l’analisi della customer satisfaction in relazione ai servizi offerti dall’Ateneo. Complessivamente i tassi di risposta sono risultati significativi e in sensibile aumento rispetto alla rilevazione 2019 sia in relazione all’indagine rivolta a Docenti, Dottorandi e Assegnisti sia per l’indagine rivolta al Personale Tecnico Amministrativo, mentre l’indagine rivolta agli studenti ha evidenziato un calo. Dai risultati emerge un lievissimo calo nella percezione della qualità dei servizi erogati, plausibilmente legata alle mutevoli condizioni di accesso ai servizi durante l’emergenza pandemica, che si attesta comunque a un livello elevato in relazione al benchmark con gli altri atenei, con una media di struttura per l’anno 2020 pari al livello di 4,91 su una scala in sesti. Cresce invece decisamente il risultato riguardante il clima organizzativo interno. Nella Relazione sulla Performance sono disponibili le misurazioni aggiornate degli indicatori strategici, le determinazioni dell’indicatore di performance organizzativa delle strutture, i risultati della valutazione dei Dirigenti, la valutazione degli obiettivi assegnati alle Segretarie e ai Segretari di Dipartimento e le tabelle relative ai risultati sintetici della valutazione del Personale Tecnico Amministrativo. La relazione verrà pubblicata sul sito di Ateneo Amministrazione trasparente, dopo aver ottenuto il parere positivo del Nucleo di Valutazione.
Per maggiori approfondimenti si vedano le   e  l’𲵲ٲ.

Bilancio Unico di Ateneo di esercizio anno 2020 e destinazione degli utili
Il Bilancio Unico è composto da Stato Patrimoniale, Conto Economico, Rendiconto Finanziario, Nota Integrativa e corredato dalla Relazione del Rettore sulla gestione. L’Ateneo, nell’esercizio 2020, ha realizzato ricavi per 579.923.351 euro e sostenuto costi per 566.729.063 euro, conseguendo un utile pari a 13.194.288 euro, in aumento rispetto all’utile conseguito nel 2019.
L’utile dell’esercizio 2020 deve essere letto con riferimento all’eccezionalità dell’anno 2020, con gli impatti economici legati alla pandemia e alcune poste di natura straordinaria. Al netto di tali fenomeni straordinari, riclassificando le macro-voci del conto economico 2020 e sterilizzando i costi e i proventi correlati all’emergenza sanitaria e le poste straordinarie, il risultato di esercizio si riduce a 7.941.038 euro, in leggera crescita rispetto alla media del quadriennio precedente (media utile 2016-2019: 6.745.396 euro).
L’andamento dei ricavi e dei costi riflette l’eccezionalità dell’anno 2020, fortemente caratterizzato dagli effetti della pandemia da COVID-19 e dai suoi impatti sulla continuità e sulla modalità di erogazione dei servizi e sulle politiche di spesa pubblica. In tale contesto eccezionale sono aumentati gli stanziamenti ministeriali a favore delle Università a supporto di politiche di agevolazione all’accesso agli studi degli studenti. L’Università di Padova ha rinforzato tali politiche generali con propri interventi specifici che sono tuttavia stati finanziati in gran parte con l’utilizzo di proprie riserve patrimoniali. Questo ha comportato da una parte la crescita delle spese a favore degli studenti e dall’altra parte la diminuzione dei costi della gestione corrente a causa dei numerosi lockdown.
I principali effetti economici dell’emergenza sanitaria sono riconducibili a minori costi di funzionamento (circa 10 milioni di euro), compensati in parte dai maggiori costi direttamente riconducibili alla gestione dell’emergenza (circa 3,7 milioni di euro) e dalla crescita delle spese per il personale (+7,8 milioni di euro). Nel complesso i costi operativi sono aumentati di 4,9 milioni di euro.
Sul fronte dei proventi, sono stati registrati maggiori ricavi per proventi e contributi ministeriali (circa 17 milioni) e sono aumentati i contributi dal settore pubblico e privato per attività di ricerca, con un aumento speculare dei costi correlati. Nel complesso i proventi operativi sono aumentati di 13,8 milioni di euro.
In particolare, l’Ateneo ha beneficiato delle seguenti assegnazioni:
-Fondo per le esigenze emergenziali del sistema dell’Università (D.M. 14 luglio 2020 n. 294):  2.736.271 euro;
-No Tax Area e decontribuzione studentesca a compensazione dell’ulteriore minore gettito da contribuzione studentesca per l’anno 2020/2021: 3.847.010 euro;
-Proroga borse dottorandi a. a. 2019/2020: 781.866 euro.
Tra i trasferimenti del MUR in conto capitale si evidenziano le seguenti assegnazioni, che l’Ateneo ha ricevuto partecipando a bandi competitivi:
-Fondo per l’edilizia universitaria e le grandi attrezzature 2020 di cui al D.M. 13 maggio 2020 n. 81: 2.145.099 euro;
-Fondo investimenti edilizia universitaria 2019-2033 di cui D.M. 5 dicembre 2019, n. 1121 – cofinanziamento programmi di lettera a) D.M. n. 857 del 16 novembre 2020: 16.327.739 euro.
Per quanto riguarda gli indici monitorati dal Ministero, relativi a costi del Personale, Indebitamento e Sostenibilità economico-finanziaria, si segnala che i parametri sono inferiori ai limiti normativi, in particolare:
-Indicatore delle spese per il personale (Decreto Legislativo n. 49 del 29 marzo 2012, art.5): 66,73% (limite 80%);
-Limite sull’indebitamento (Decreto Legislativo n. 49 del 29 marzo 2012, art. 7): 4,82% (limite di attenzione 15%);
-Indice di sostenibilità economico-finanziaria – ISEF (Decreto Legislativo n. 49 del 29 marzo 2012, art. 7): 1,19 (valore maggiore o uguale a 1).
Il rapporto tra contributi studenteschi (al netto degli studenti fuori corso e degli studenti internazionali come previsto dalla Legge 205/2017, art. 1, comma 638) e FFO è pari al 18,70%.
Infine è stata approvata la seguente destinazione dell’utile, pari a euro 13.194.288:
-euro 1.700.000 per la realizzazione degli eventi legati alle celebrazioni per gli 800 anni dell’Ateneo;
-euro 4.000.000 destinati a infrastrutture di ricerca;
-euro 1.500.000 per il Bando MSCA Seal of Excellence @UniPD - Edizione 2022;
-euro 2.755.000 per il Progetto UNIPhD “Eight century legacy of multidisciplinary research and training for the next-generation talents”;
-euro 1.000.000 ulteriore finanziamento per il progetto Aule smart;
-euro 2.000.000 per l’assunzione di ricercatori a tempo determinato di tipo a;
-euro 239.288 al rafforzamento patrimoniale.
Un’analisi sintetica del bilancio è riportata nelle allegate.  
I documenti di bilancio vengono pubblicati sul sito web di Ateneo nella sezione "Amministrazione trasparente"

Regolamento per l’attribuzione degli scatti stipendiali biennali

Il regolamento disciplina la modalità e i requisiti per l’attribuzione degli scatti stipendiali biennali, che cominciano ad essere maturati in applicazione delle modifiche introdotte alla legge 240/2010. In coerenza con la normativa generale ed il precedente regolamento sugli scatti triennali, l’avanzamento economico viene riconosciuto in seguito alla valutazione dell’impegno didattico, di ricerca e gestionale. Le disposizioni contenute nel regolamento si applicano:
- al personale non in servizio, e non proveniente da una precedente posizione di ruolo presso l’Ateneo, in data 31 dicembre 2017 e assunto in data pari o successiva al 1° gennaio 2018;
- al personale già in servizio in data 31 dicembre 2017 presso l’Ateneo, con una classe attribuita in corso di maturazione su un ruolo e che poi transita in un altro ruolo successivamente al 31 dicembre 2017 per effetto di un cambio di qualifica;
- al personale in servizio al compimento del biennio immediatamente successivo al completamento del periodo utile all’attribuzione dello scatto triennale di cui al sistema retributivo previgente e ad ogni successivo biennio.
L’avvio della procedura di accertamento è previsto entro il 31 gennaio di ogni anno, con un avviso rivolto a coloro che hanno concluso il biennio di effettivo servizio entro il 31 dicembre dell’anno precedente. La domanda sarà presentata dagli aventi diritto utilizzando una procedura informatica, allegando la relazione sul complesso delle attività didattiche, di ricerca e gestionali svolte. Il periodo di riferimento è il biennio accademico precedente al momento della presentazione della domanda per le attività didattiche e gestionali, mentre per le attività di ricerca il periodo di riferimento è il triennio solare precedente.
In merito ai requisiti relativi all’attività di ricerca-produzione scientifica, è stata introdotta una dimensione variabile per questo indicatore nei confronti dei docenti e ricercatori appartenenti ai SSD per i quali le soglie ASN di abilitazione alla I fascia prevedono la produzione di un numero medio annuo di articoli uguale o inferiore a 1,2. La valutazione dello svolgimento degli impegni didattici, di ricerca e gestionali, così come previsto dalla Legge 240/2010, verrà effettuata in relazione all’appartenenza ai due ruoli universitari (professori e ricercatori universitari a tempo indeterminato), distinguendo nel contempo una prima fase di applicazione del Regolamento dalle successive a regime. Per quanto riguarda la verifica degli impegni gestionali dei docenti è stata introdotta una clausola per cui gli impegni didattici nei corsi di studio dell’Ateneo in concomitanza con le riunioni degli organi collegiali di dipartimento, contribuiscono al raggiungimento del limite minimo dell’obbligo di partecipazione, fissato nel 60%.
Tutti i requisiti richiesti dal regolamento verranno autocertificati dai docenti in sede di bando, con verifica delle autocertificazioni secondo le modalità stabilite dalla legge.

Spin off partecipati dell'Ateneo: cessione delle quote
Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato la cessione delle quote detenute dall’Università di Padova in 15 dei 22 spin-off partecipati dell’Ateneo, per un importo complessivo di 83.326,91 euro, a seguito di procedura ad evidenza pubblica per la cessione al miglior offerente. Ha inoltre deliberato di procedere a trattativa diretta per la cessione delle quote negli ulteriori spin off partecipati, per i quali non sono pervenute offerte nella procedura di asta pubblica. Con la stipula dell’atto di cessione gli spin-off diventano a tutti gli effetti spin-off semplici dell’Università. Tale operazione si inserisce nel piano di razionalizzazione delle quote detenute dall’Università nelle società partecipate.

Chiamate a seguito di procedure concorsuali e contratti di insegnamento
Sono state autorizzate le chiamate di: 5 professori di I fascia, 10 professori di II fascia, 7 ricercatori a tempo determinato di tipo b) e 5 ricercatori a tempo determinato di tipo a) nonché 6 contratti di insegnamento con docenti, studiosi o professionisti stranieri di chiara fama, al fine di favorire l'internazionalizzazione dei corsi di studio.